A Santa Fara il Ritiro di Quaresima di 250 fratelli e sorelle delle Fraternità della Zona Quattro

DSCF2947Raffaele Bruno 06.04.13  Fratelli e Sorelle della Penitenza a servizio della città degli uomini, il tema su cui le Fraternità della Puglia hanno riflettuto insieme nel Ritiro di domenica 10 marzo. Complice la splendida giornata primaverile che il Signore ha donato dall’alto, più di 250 fratelli e sorelle delle Fraternità della Zona Quattro hanno partecipato al Ritiro che si è svolto nel Santuario di S. Fara dei Frati Minori Cappuccini in Bari.

Dopo aver pregato insieme le Lodi, il prof. Giuseppe Micunco, intervenuto come relatore, ha guidato le Fraternità alla riflessione, cercando di dare un significato puntuale ad ogni parola utilizzata nel dare il tema alla giornata e in questo cercando di ribadire il ruolo della Fraternità. Qui di seguito un breve riassunto curato da Mariangela Carrone della fraternità “S. Chiara” di Putignano.

Richiamando la Lettera ai Fedeli, Micunco ha sottolineato come siamo chiamati da cristiani a vivere il Vangelo nel mondo confrontandoci con il  comandamento Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente, ama il tuo prossimo come te stesso,  e con gli insegnamenti del Serafico Padre Francesco ad avere in odio il nostro corpo con i suoi vizi e peccati, includendo in questi il potere, l’orgoglio e il denaro, che si contrappongono alla castità, all’obbedienza e alla povertà.

Ma, ciò non basta non si può vivere il Vangelo nella città degli uomini, senza accostarsi al Corpo di Cristo, nell’Eucarestia e nella Parola, affinchè si realizzi quello che San Paolo dice nella lettere ai Galati “Non Sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Galati 2, 20).

Come fratelli dovremmo essere il Vangelo Vivente. Vivere la Fraternità dovrebbe essere il primo servizio alla Comunità, perché è quello il luogo in cui siamo chiamati a vivere la nostra vocazione, intesa come espressione della volontà di Dio. Nella Fraternità siamo chiamati ad essere “sposi di Gesù”, vivendo in comunione con Lui, attraverso l’Eucarestia, “madri di Gesù” quando generiamo attraverso le opere. In particolare per noi francescani secolari, vivere il vangelo nel mondo è baciare il nostro “lebbroso”, riconoscendo in lui Gesù.

Ancora, il prof. Micunco ha poi sottolineato un altro aspetto importante dell’essere fratelli e sorelle francescani: il fatto di essere fratelli e sorelle della penitenza. Fare penitenza non è un solo atto interiore, dolersi dei propri peccati, ma deve portare alla conversione. Non ci si deve chiedere solo cosa abbiamo fatto di male, ma anche cosa non abbiamo fatto di bene e “fare frutti degni di penitenza”.

Infine, ha ribadito che per vivere il Vangelo nella città degli uomini, dobbiamo farci servi del Signore, mettendo le nostre competenze al servizio degli uomini, disposti con animo nobile, cortese e affabile.

Dopo alcuni minuti dediacati alla condivisione delle varie riflessioni, le Fraternità hanno partecipato alla S. Messa celebrata da fr. Pietro Ofm Cap. Al termine della celebrazione eucaristica, le Fraternità si sono spostate nuovamente in sala per consumare il pranzo a sacco in gioiosa comunione. Il momento culminante delle attività pomeridiane è stata la Venerazione della Croce presieduta sempre da fr. Pietro. Infine, dopo l’adorazione, come consueto, le Fraternità si sono salutate ed hanno fatto ritorno alle proprie dimore.

Raffaele Bruno
Comunicazione e Stampa Ofspuglia

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