S.Marco in Lamis – Monte S.Angelo, 10-11 Agosto 2015. La X edizione di ‘A piedi sotto le stelle’

Ofsinlamis - A piedi sotto le stelle 2015Luigi Ianzano 07.07.15  Il pellegrinaggio annuale notturno a piedi alla Basilica di Monte Sant’Angelo, promosso dalla Fraternità di San Marco in Lamis nella memoria liturgica di Santa Chiara di Assisi, è alla sua X edizione. Esso è proposto ai fratelli che vivono il tempo della formazione iniziale, ma volentieri esteso a quanti altri volessero prendervi parte, quale esperienza penitenziale fraterna e luogo privilegiato di condivisione. Le tappe del peregrinare sono scandite dalla preghiera, sulla falsariga di antichi rituali e sostedei pellegrini sammarchesi alla Grotta dell’Arcangelo, in fedeltà agli studi e ai ritrovamenti di riti e liturgie proprie, volutamente adattate alle caratteristiche specifiche e alla odierna preghiera della Chiesa.

Il Rito iniziale, presieduto dall’Assistente locale, in cui significativamente si benedicono bastoni, acqua, cenere e pane, si svolge nella Chiesa di Sant’Antonio Abate alle ore 20:45, da dove ci si incammina seguendo queste tappe: †Borgo Celano, chiesa parrocchiale di Borgo Celano,† viale santuario San Pio †in San Giovanni Rotondo, Piazzale Sant’Onofrio,† Cimitero,† Pantano di Sant’Egidio, edicola votiva di Campolato, valle di Carbonara, sentiero Costa. Si giunge in Basilica per le Lodi e la Messa del mattino seguente (07:30), momenti ai quali partecipa il resto della Fraternità che raggiunge i pellegrini in pullman.

Durante il cammino si affidano a Maria, attraverso la recita delle Corone francescane, le proprie vite e quelle dei cari confidando nel sostegno del suo cuore di Madre. Nelle soste, i rituali degli antichi pellegrini permettono di superare i confini spazio-temporali e unirsi spiritualmente ai fratelli che nei secoli hanno solcato la stessa via. Arrivati poi al Santuario, per coronare l’esperienza di preghiera, si vive la Celebrazione Eucaristica mattutina in Basilica, e si recitano le preghiere per lucrare l’indulgenza plenaria.

L’ascolto è elemento caratterizzante del pellegrinaggio. Le nuove tecnologie e i nuovi ritmi della quotidianità impongono alla comunicazione sempre più uno stile “toccata e fuga”. In quella notte di cammino, invece, ci si concede il tempo per l’ascolto e si scopre che tanto c’è da ascoltare: i fratelli, il creato, sé stessi. È piacevole poi assaporare la gioia della condivisione: pur trascorrendo insieme poche ore, c’è la necessità di condividere le piccole cose, e creare uno spirito di solidarietà che rende speciale il “camminare” insieme. Fondamentale è inoltre la testimonianza di fede che si offre a chi si incontra per strada: gli sguardi dei fratelli rafforzano la consapevolezza che oggi Gesù ha bisogno delle nostre bocche per parlare, delle nostre mani per compiere le Sue opere, e anche dei nostri piedi, per annunciare che solo Lui è via, verità e vita.

Una consuetudine, questa del pellegrinaggio estivo, che si ripete ormai dal 2006, di ricchezza ineguagliabile. Un immancabile appuntamento estivo, preziosa occasione di crescita nella preghiera, nell’ascolto e nella testimonianza.

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