Presentato il Testo “Educazione al Vangelo e vita quotidiana” per la formazione permanente

Luigi Ianzano   Il 25 e 26 giugno, presso il Collegio Internazionale Seraphicum di Roma, si è svolta la presentazione del sussudio di formazione del prossimo anno fraterno, ‘Educazione al Vangelo e vita quotidiana‘, una pronta risposta agli Orientamenti Pastorali che i Vescovi Italiani hanno scelto per il decennio 2010 -2010. Don Ivan Maffeis, vice direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali, della CEI ha presentato le linee essenziali degli Orientamenti Pastorali della CEI sottolinendone le “Attese e priorità”. Dopo una disamina attenta ed appassionata della società locale e nazionale, egli ha puntato sulla validità e necessità di una forma/azione che incida sulla quotidianità permettendo, a ciascuno di noi, di riscoprire la possibilità di rivivere la speranza, la fiducia, la fraternità.

Ha proposto un’attenta analisi e lettura del testo formativo dell’Ofs d’Italia, che risulta essere non un programma pastorale, ma uno strumento di stimolo e di verifica, un laboratorio attivo di vita, per un percorso di motivazione di rinascita e di testimonianza, nella Chiesa e società secondo le attese dei vescovi italiani. Cercare “l’altro“, che è dono, nel quale scoprire la radice di una fratellanza universale che rende visibile la fede nella quotidianità. Don Ivan ha riportato due interrogativi di Dio che ci interpellano dal profondo; il primo: “Dove sei?”, di fronte al quale noi uomini ci trinceriamo dietro una falsa idea di libertà e di autonomia, con la superbia di poter bastare a sé stessi; ci nascondiamo dietro ad un’età non accettata perché troppo acerba ed incerta o troppo matura ed inadeguata nella società del profitto; ci barrichiamo dietro un dialogo fallito tra le diverse generazioni. Il secondo: “ Dov’è tuo fratello?”, ci chiede conto della custodia, della premura, della ricercasenza sosta del bene dell’altro come parte integrante del sé.

Don Ivan ha ancora sottolineato la straordinaria attualità del convegno di Verona, ed ha esortato i francescani secolari ad impegnarsi nell’educare agli affetti, nell’evangelizzare il lavoro e la festa, nel valorizzare la fragilità, nel ravvivare la tradizione e vivere responsabilmente la cittadinanza perché la civiltà dell’amore possa essere pietra angolare di rinascita. Infine, l’invito e l’esortazione ai francescani secolari sono stati quelli di “indossare il grembiule”, essere testimoni autentici della speranza quale slancio di una fede, che deve vederci non spettatori, ma protagonisti del cambiamento.

Luigi Ianzano  Delegato per la Comunicazione

 

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