Con S. Ecc. Mons. Nunzio Galantino, Cerignola ha un altro figlio vescovo dopo un secolo

Sara Berteramo 13.03.12  Lo scorso 29 febbraio, S. Ecc. Mons. Nunzio Galantino ha celebrato la prima Messa dopo l’Ordina- zione Episcopale presso il convento dei Frati Cappuccini di Cerignola. Ad accoglierlo, in chiesa, non solo i tantissimi  parrocchiani, ma anche gli ammalati di Cerignola, i volontari dell’Unitalsi, e una preziosa reliquia di santa Bernadette pervenuta direttamente da Lourdes il 28 febbraio scorso.

E’ stata una celebrazione estremamente toccante. I gesti di tenerezza che il vescovo ha riservato agli ammalati hanno manifestato un amore tangibile e senza riserve nei confronti degli “ultimi” e confermato quanto il Vescovo ha affermato nell’omelia:

Dio si manifesta a noi tramite i sofferenti, i poveri e i giovani. Da loro abbiamo molto da imparare, ascoltiamoli e amiamoli!” . Illuminanti sono state le parole spese per definire il periodo quaresimale e la penitenza: “La Quaresima non è un periodo triste, di mortificazione! E’ un periodo di penitenza.  Una penitenza del tutto differente da quella che noi intendiamo. La penitenza che siamo chiamati a vivere consiste nell’andare a sanare quelle situazioni nelle quali qualcosa si è rotto, qualcosa non funziona per il verso giusto. Penitenza è cercare di riparare quelle relazioni che sono ormai distrutte, è mettere il buono e il vero laddove c’è l’odio e la menzogna”.  E ancora, grandi insegnamenti sono stati impartiti nella coincisa omelia: “Bisogna dare spazio alla preghiera del cuore, spontanea e sincera ed instaurare un dialogo col Signore. La preghiera non deve essere un mero elenco di formule ed invocazioni. Per essere ascoltati da Dio, ci basta far parlare il cuore, ci basta avere a cuore una determinata situazione o semplicemente volere il bene di una persona!”.

Il Vescovo ha inoltre espresso l’importanza delle reliquie per la Chiesa Cattolica in quanto testimonianza di eventi grandiosi legati ai santi, modelli di vita per tutti noi cristiani.

La Celebrazione Eucaristica è stata un evento molto intenso che ha, non solo toccato il cuore di quanti, con devozione, vi hanno partecipato, ma ha segnato la storia della nostra comunità diocesana: è da quasi un secolo che non si assisteva all’ordinazione di un vescovo cerignolano.

Grandi sono i meriti e i traguardi conseguiti da Mons. Nunzio Galantino, ancor prima della sua ordinazione episcopale: parroco dal 1977 della “Chiesa Madre” nel rione Terra Vecchia, una tra le zone più difficile e problematiche di Cerignola, ha dedicato la sua vita all’ascolto e alla comprensione dei più deboli, all’impegno per la legalità, al recupero di tossicodipendenti, all’accoglienza degli immigrati, di chi vive ai margini della società; ricordiamo la sua operosità di Responsabile del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di teologia e di Scienze Religiose nella CEI e l’attuazione di grandi progetti come la realizzazione e  la gestione di una comunità di accoglienza e di recupero di bambini ammalati di AIDS in Romania, a Singureni, grazie alla collaborazione con Mino Damato.

Il nostro augurio a Mons. Nunzio Galantino è di camminare sempre rettamente e coraggiosamente sulla strada dove è stato posto dal Signore;  di continuare, come fatto finora, a trasmettere l’amore di Gesù Cristo a quanti sono oppressi e lontani da Dio.

Mons. Nunzio, la affidiamo alla Beata Vergine Maria! Nelle Sue mani di madre amorevole, sarà sempre al sicuro.

Sara Berteramo
Aspirante Fraternità Ofs Cerignola/capp
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