Mano nella mano preghiamo oggi per la pace e la sicurezza per tutti i popoli del mondo

PAPA_FRANCESCORaffaele Bruno 07.09.13  Un digiuno per cristiani e musulmani, per credenti e anche atei. Una giornata per promuovere «un esame di coscienza sull’impegno in favore della pace». Chiese aperte nelle diocesi e meeting mondiale alla basilica vaticana. Un evento quello di oggi, con la veglia convocata da Francesco in piazza San Pietro dalle 19 alle 23, che ha raccolto e sta raccogliendo una moltitudine di consensi crescente di ora in ora, con adesioni da parte di tutti i movimenti cattolici, dalle altre Chiese cristiane alle altre religioni, Islam incluso. Difatti, anche il Gran muftì di Damasco, Ahmad Badreddin Hassou, si è rivolto mercoledì 4 settembre, direttamente a Papa Francesco, accogliendo l’invito del Pontefice a vivere la giornata di oggi nel digiuno e nella preghiera per la pace nella sua terra di Siria. Il leader spirituale dell’islam sunnita di Damasco ha inviato, tramite la Nunziatura apostolica in Siria, una lettera ufficiale a papa Francesco «figlio delle leggi celesti», lodando l’iniziativa di «pregare per la pace in Siria» come «buona e per il bene dell’umanità».

Per non parlare poi anche delle adesione di personalità politiche (tra cui i ministri Mauro e Bonino) e della cultura che si sono moltiplicate in questi giorni. Papa Francesco osserverà il digiuno ecclesiastico esortando «tutti gli uomini di buona volontà» a seguire il suo esempio. E ha fatto sapere ai suoi collaboratori di non volere una piazza festante: né bagni di folla, né acclamazioni personali. Il clima sarà «penitenziale», come fu due mesi fa a Lampedusa per la commemorazione delle vittime degli sbarchi. Un «mea culpa» per le colpe del passato, incluse le divisioni tra cristiani («scandalo e vera  controtestimonianza»). E l’appuntamento è diventato un evento di portata planetaria. La segreteria di Stato ha invitato gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede a un briefing che si svolgerà questa mattina per informare il corpo diplomatico sui significati dell’iniziativa. Inoltre sono state contattate tutte le conferenze episcopali nazionali per dare informazioni sulla mobilitazione.

I dicasteri vaticani, inoltre, hanno preso contatto con i referenti delle altre Chiese e delle altre confessioni religiose. Sono mobilitate, inoltre, tutte le diocesi e le Chiese locali. Il dicastero per la vita consacrata ha invitato anche i frati e le suore a unirsi al digiuno e alla preghiera, promuovendo momenti specifici nelle rispettive comunità. Oggi piazza San Pietro sarà aperta a tutti: dalle 16.30 si potrà accedere alla piazza, dove per le confessioni saranno disposti alcuni confessionali sotto il colonnato e il Braccio di Costantino. Alle 19, poi, l’arrivo del Papa sul sagrato. Quindi l’intronizzazione dell’immagine mariana della Salus populi romani, a cui Papa Francesco è devotissimo, e la recita del rosario, seguita dalla meditazione del Pontefice con un nuovo appello alla pace, dalla recita dell’ufficio delle letture e dalla benedizione eucaristica. La conclusione intorno alle 23. Una grande mobilitazione, che punta a scongiurare l’attacco alla Siria.

Raffaele Bruno
Segreteria e Comunicazione Ofspuglia

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