‘Educare ad essere Famiglia… in Famiglia’. L’esperienza estiva delle famiglie Ofspuglia ad Assisi

Educasi ad Essere Famiglia 11-14 Luglio 2013 535Daniela Iaconisi 28.9.13 Partiti da diverse parti della Puglia (Copertino, Lequile, Molfetta e Spinazzola) siamo arrivati alle 9.30 di venerdì 11 Luglio a Santa Maria degli Angeli e abbiamo accompagnato i nostri figli, gli Araldini, alla Domus Pacis per partecipare al campo nazionale Araldini. E’ stato difficile lasciarli ma la consapevolezza che avrebbero vissuto un’esperienza bellissima ci ha dato la forza. Tutti abbiamo pensato, chi per un attimo e chi per più tempo, che sarebbe stata dura senza i nostri bambini, che non avremmo vissuto la nostra esperienza con la serenità giusta ma soprattutto che avremmo avuto la testa da un’altra parte. Beh, ora possiamo dirlo, ci sbagliavamo. Lasciati i nostri figli nelle mani dei loro animatori, ci siamo recati nella Basilica per confessarci: “era ufficialmente iniziato il nostro campo”. Location fantastica e atmosfera idem, ci abbiamo messo un attimo ad entrare nel giusto spirito. Eravamo tutti in un religioso raccoglimento e abbiamo dato sfogo ad un esame di coscienza carico delle fatiche di tutto un anno di lavoro, famiglia, impegni… stress insomma che nulla hanno a che vedere con la pace che volevamo e che si respirava li. Il giorno dopo abbiamo conosciuto i coniugi Maria Rita e Giuseppe Leone (nostri relatori e responsabili dell’Ufficio di Pastorale Familiare della diocesi di Catanzaro) i quali hanno esordito dicendo che era bello incontrare e vedere i volti delle persone per le quali stavano pregando da tanto tempo. Ricordo perfettamente d’aver pensato: straordinario come alcune persone riescono a creare sintonia. Dal quel momento ci siamo affidati alle loro parole semplici e chiare  come quando si ascolta qualcuno e si pensa che sta dicendo proprio la cosa giusta, che non si può non essere d’accordo.

Hanno iniziato ad illustrare il giusto percorso per diventare vera coppia, marito e moglie, padre e madre per come il Signore intende tutto ciò. Ci hanno fatto capire che dobbiamo fare spazio, nel nostro io, all’altro, affinché quell’io e quel tu, di due persone innamorate, destinate a questo da Dio, possano diventare un meraviglioso noi. Un Noi forte, saldo, che  si fida del fatto che quell’unione è pensata e voluta da Dio, che ci ha fatto venire al mondo e crescere per essere l’uno il completamento dell’altro. Queste le loro parole “l’Io si apre, muore un po’ e diventa Tu, per poi diventare Noi”. Dimensione ideale per formare una famiglia all’interno della quale pensare, avere e crescere dei figli – dono di Dio alla famiglia.

Lo stesso percorso fatto da nostro Signore – indefinito – che  per definirsi diventa uomo, condivide la nostra stessa condizione per farsi dono a noi nell’EUCARESTIA. Egli ha rinunciato a se stesso per arrivare alla donazione completa, perché voleva e poteva donare tutto se stesso come avviene nell’AMORE NUZIALE. I figli, compimento del percorso, sono la Resurrezione, ecco perché l’uomo e la donna insieme sono lo specchio della TRINITA’ in terra. Era chiarissimo: donarsi liberamente nel matrimonio è possibile, Egli lo ha già fatto! Tutto veniva esplicitato con tale semplicità che non poteva non essere chiaro.

Tutti ora abbiamo la consapevolezza che è la coppia il centro della famiglia, dei figli e che per questo va curata e nutrita con l’amore e la dedizione quotidiana. Difficile a dirsi ma semplice a farsi se crediamo al fatto che è DIO che ci vuole insieme. Abbiamo ritagliato un po’ di tempo della nostra estate nella consapevolezza che la nostra casa/famiglia deve essere costruita sulla roccia/Cristo. Ci siamo abbeverati alle fonti del nostro carisma. Alla Porziuncola, a Rivotorto, sulle tomba di Francesco e Chiara e all’Eremo delle Carceri, dove abbiamo affidato il nostro essere “Una Caro” nelle mani del nostro onnipotente, altissimo e bon Signore.

Bello e impegnativo l’augurio finale che ci hanno rivolto i relatori: la mia famiglia, le nostre famiglie, seguendo l’esempio di Francesco d’Assisi, siano sempre più lucciole che illuminino il mondo dell’Amore sponsale.

Capire il senso profondo dell’espressione “essere promessa sposa”, prendere consapevolezza di essere nata per formare quella coppia, quella e solo quella famiglia è una cosa meravigliosa

Un ringraziamento al Consiglio regionale Ofs di Puglia per aver organizzato questo momento di formazione, preghiera e riflessione.

                                     Daniela Iaconisi
Fraternità Ofs Copertino

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