Le celebrazioni per la festa di S. Elisabetta d’Ungheria nella Fraternità di Canosa

S.Elisabetta_Canosa_2015_3Maria Grimaldi 01.12.15  Lo scorso 17 Novembre, per la ricorrenza della festività di S. Elisabetta d’Ungheria, Patrona del Terzo Ordine Francescano, la Fraternità, che conta quaranta membri, si è riunita nella Chiesa dell’Immacolata a Canosa con la celebrazione eucaristica presieduta dall’Assistente Fr. Mario Volpe Ofm. Nell’omelia il sacerdote ha sottolineato la Parola del Vangelo che “chiama ad essere testimoni di Cristo”, sulle “vie che sono tante, ma su un solo traguardo: la santità”.

Il lievito francescano ha visto crescere la famiglia dell’O.F.S. di Canosa che ha accolto otto Ammissioni e quattro Professioni. Le Ammissioni all’Ordine sono testimoniate da: Antonacci Rosa, Catano Antonia, Fusaro Maria Lucia, Iacobone Bibiana, Imbrici Maria Irene, Marzulli Damiana, Mastrangelo Angela, Mastrapasqua Anna.

Le Professioni delle Regola confermate nel Vangelo sono testimoniate da: Di Gennaro Teresa, Granito Luigia, Rizzi Pasqualina, Tortiello Rosa.

Sia nelle Ammissioni che nelle Professioni, c’è la presenza anche della giovane età con i 26 e 30 anni di alcuni membri, accolti con gli altri per servire nella gloria di Dio, nel compimento del Comandamento dell’Amore di Gesù e del Prossimo, come ha sottolineato la Ministra Maria Grimaldi, che al termine della S. Messa, ai piedi dell’altare, ha distribuito il pane benedetto di S. Elisabetta ai membri della Fraternità e ai presenti che hanno condiviso la festività insieme alle Suore Francescane Alcantarine, Custodi consacrate dell’Istituto e della Chiesa Rettoria dell’Immacolata.

Quel pane che si trasformò in rose nelle mani di S. Elisabetta, alimenta la carità cristiana, richiamando quest’anno anche il tema del cibo dell’EXPO 2015 ed il tema del Padiglione della Santa Sede sul “pane quotidiano” e sui bisogni spirituali, perché “non di solo pane” vive l’uomo di oggi, in cui si soffre la fame nella povertà e in cui si ha fame di Dio nella sazietà.

Al termine nella convivialità e nella gioia, la famiglia francescana ha vissuto un momento di incontro gioioso, gustando focacce e dolci preparati da alcuni membri in un banchetto di condivisione.

San Francesco sorregga la nostra vita con il suo esempio e la Parola del Signore ci educhi sulle vie della Fraternità in mezzo al mondo.

Dopo la cerimonia delle ammissioni la sorella Rosa delle Ammissioni ha fatto pervenire una preghiera, “sperando di non dimenticare mai il primato dell’anima sulle cose e ringraziando Dio per la chiamata straordinaria che ci ha rivolto. Nulla mai accade al di fuori della Sua volontà. Per la grazia di questa chiamata mettiamo in secondo piano le cose del mondo e, anche se nel mondo continuiamo a vivere, noi non siamo del mondo. Siamo opera di Dio e chiamati a portare la Sua opera in Terra”.

Sì, come dice il profeta Isaia (64,8), “noi siamo l’argilla e tu colui che ci formi; noi tutti siamo opera delle tue mani”.

Ringraziamo la santità di S. Elisabetta e la Luce dello Spirito Santo per questa celebrazione del 17 Novembre verso un nuovo anno.

Maria Grimaldi

Ministra della Fraternità

.

Lascia un commento