Dalla Fraternità ‘Pietre Vive’ una testimonianza sulla Scuola Regionale di Formazione

Antonella Parrella 26.01.12  Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli viva- no insieme (Salmo 133)! E’ esattamente questa la mia sensazione ogniqualvolta ho la grazia di poter trascorrere del tempo con i miei fratelli e le mie sorelle francescani. Sono Antonella, della Fraternità Pietre Vive di Gesù e Maria in Foggia, al secondo anno di partecipazione alla Scuola Regionale di Formazione per Formatori che si tiene in tre cicli annuali.

Fin dal primo incontro, la meraviglia dello stare insieme è immediatamente venuta fuori e quindi vissuta da ognuno dei partecipanti. Io che provengo da una storia di gifrina devo dire che vivere quei giorni in fraternità, condividendo ogni momento, le passeggiate, il pranzo e la cena, le risate, la stanchezza … è stato per me un rinfrancare lo spirito oltre che la mente. Certo, perché non si deve dimenticare che ogni sessione della scuola è stata una fucina di informazioni utili non solo per chi, come me, ha un ruolo da animatore in Fraternità, ma anche per tutti coloro che comunque vogliono approfondire alcuni aspetti importanti del francescanesimo. Aiutati da relatori preparati e disponibili, la nostra cultura francescana si è ogni volta alimentata ed è quindi cresciuta a favore di ogni Fraternità locale.

Devo dire che nell’ultimo incontro, la relazione di fra Antonio Pompilio sull’introduzione allo studio delle Fonti Francescane, si è impressa in maniera importante nella mia mente. Io per prima a volte do per scontato il sapere determinate cose anche riguardanti il nostro serafico Padre Francesco, ma davvero mi rendo conto che non si finisce mai di imparare. Fra Pompilio è stato bravo a relazionare un argomento così importante in una maniera scorrevole, chiara, semplice, davvero alla portata di tutti. Ma sarei ingiusta con gli altri relatori, che con grande maestria hanno semplificato per noi, per me, argomenti a volte anche molto complicati e difficili da poter riassumere in pochissimo tempo.

La scuola di formazione deve essere un modo per stimolare ognuno di noi a informarsi sul proprio cammino, a essere competenti verso i fratelli e le sorelle che si aspettano da noi animatori qualcosa in più. Mai dobbiamo fermarci nel conoscere, informarci, vivere il nostro cammino e tutto ciò che può arricchire il nostro animo e la nostra mente. I padri, i filosofi e gli studiosi che hanno conosciuto il francescanesimo sono rimasti affascinati dalla semplice maestosità degli insegnamenti di San Francesco e di Santa Chiara: tramite loro hanno imparato a porsi umilmente nei confronti della cultura e di tutto ciò che alimenta la nostra mente.

Personalmente devo dire che dopo ogni fine corso, me ne vado con un gran magone in gola dopo aver salutato ogni fratello e ogni sorella che sono stati con me alunni per pochi giorni, ma torno a casa con un bagaglio di informazioni da approfondire e con la voglia e il desiderio di poter rivivere nuovamente la stessa esperienza ogni volta nuova. Che dirvi? Io sto già facendo il conto alla rovescia per il prossimo corso. E voi?

Antonella Parrella  Fraternità Ofs Foggia/Pietre Vive

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