Le famiglie non vogliono sconti ma equità. Il Forum chiede a Monti una politica a misura di famiglia

Enzo Colella 25.11.11  «Non chiediamo sconti né privilegi per la famiglia; chiediamo però che essa sia considerata non come un costo sociale, ma come risorsa essenziale del Paese, come uno dei motori di sviluppo, di fiducia e di futuro, da cui ripartire e su cui investire per uscire dalla crisi». Così si apre la lettera inviata al presidente Monti dal presidente del Forum, Francesco Belletti, a nome delle 50 associazioni nazionali e delle 400 associazioni locali che lo compongono, con la richiesta di un incontro in cui poter illustrare le richieste e le proposte per una politica davvero “a misura di famiglia”.

Tra le urgenze vengono segnalati «alcuni elementi su cui poter avviare un confronto:

1) riteniamo necessario che nella nuova compagine di governo venga confermata una delega specifica alla famiglia e alle politiche familiari: entrambi i governi precedenti avevano esplicitato questa delega, sia pure con modalità diverse.

2) L’importanza di una esplicita delega alla famiglia è confermata anche dal fatto che entrambi i governi hanno potuto così organizzare una “Conferenza nazionale sulla Famiglia”. In particolare, frutto della Conferenza di Milano è stata la redazione di un “Piano nazionale per la famiglia”, tuttora all’esame del governo e della Conferenza Stato-Regioni. Le chiediamo di inserire nell’agenda del Suo governo la rapida discussione e l’eventuale approvazione di tale Piano, che per la prima volta nella storia del nostro Paese fissa priorità, linee strategiche e contenuti di azione a partire dalla famiglia.

3) Le segnaliamo inoltre l’urgenza di considerare la dimensione familiare come fattore insostituibile di equità in ogni intervento di natura fiscale e di spesa sociale. A questo scopo sottoponiamo alla sua attenzione la nostra proposta del FattoreFamiglia, che consentirebbe di introdurre un’equità familiare, oggi pesantemente e ingiustamente disattesa, non solo nella riforma del sistema fiscale nazionale, ma anche a livello locale, nelle tariffe, nella fiscalità locale, e in ogni misura di sostegno alle persone in difficoltà. Inoltre restituire capacità di spesa alle famiglie con figli attraverso un alleggerimento del carico fiscale offrirebbe un importante sostegno alla ripresa dei consumi e allo sviluppo economico e proteggerebbe le famiglie con figli dalla povertà.

«Presidente Monti – conclude Belletti – ci rivolgiamo a Lei anche a nome di quel milione e duecentomila firme di italiani che hanno chiesto “un fisco a misura di famiglia”, con firme raccolte nel 2008, consegnate al presidente Napolitano all’inizio della presente legislatura e da lui subito trasmesse ai presidenti Fini e Schifani, e al Parlamento nel suo complesso. Firme, queste, che aspettano ancora una risposta».

Enzo Colella  Delegato per la Famiglia

Apri il testo integrale della LETTERA A MONTI

.

Lascia un commento