Il dono del servizio….l’incontro di Avvento celebrato dalle Fraternità della Zona Quattro

IMG-20171210-WA0044MaraTea Mininni 20.12.17  Domenica 10 dicembre 2017 si è svolto l’incontro di Avvento delle fraternità Ofs delle diocesi di Bari – Bitonto e Conversano – Monopoli, presso l’istituto “Sacro Cuore” di Bitonto: una struttura grande quanto accogliente, che ha ospitato circa 200 fratelli. E’ stato bello sapere che altre fraternità della Puglia erano raccolte anch’esse in un incontro d’Avvento, contemporaneamente a noi: ci ha fatti sentire in comunione, nel nome del Serafico Padre Francesco. Tema dell’incontro è stato il dono del servizio, secondo l’insegnamento di Gesù che nel Vangelo di Marco ci istruisce: “Non sono venuto per essere servito, ma per servire”. L’Ofs deve saper trasmettere sempre e ovunque, clima di accettazione, accoglienza, perdono, deve saper cogliere il positivo che c’è in ciascun uomo e curarne le relazioni per poter essere testimone nel nostro tempo.

Così, dopo la liturgia delle Lodi presieduta da fra Alfredo Santoro Ofm cap, fra Pietro Carfagna Ofm ci ha accompagnato lungo una riflessione sul tema del giorno, partendo dalla dichiarazione d’amore della Vergine Maria che, all’angelo che Le annuncia che è la prescelta, risponde senza indugio “Eccomi sono la serva del Signore”. E, nella chiesa che ci ospitava (dedicata a Santa Lucia Filippini, fondatrice della congregazione delle Maestre Pie), era presente un’immagine dell’Immaccolata che da subito ha catturato i nostri sguardi. Col Suo  volto pulito e i piedi uno avanti all’altro, quasi nell’atto di rispondere col passo alla chiamata, colta nell’atto di un “si” pronto e in azione, a correre incontro a Suo figlio che, dall’altra parte della navata, in un’altra edicola, proprio difronte a Lei, sorrideva e tendeva le braccia, ad accoglierLa. Il discorso di padre Pietro si è dipanato dalla definizione di don Tonino Bello della Chiesa “del grembiule”, agli esempi di servizio nei Vangeli, all’insegnamento del Poverello, che ci insegna che servire è la nostra missione, umilmente e in letizia, senza chiedere nulla in cambio e senza gridarlo al mondo, altrimenti- “….avete già ricevuto la vostra ricompensa…” (Mt 6,1-18). Il Papa, per primo, obbedisce all’incarico: egli è servus servorum e la nostra guida non ha dimenticato di annoverare anche la nostra patrona, Santa Elisabetta che,  pur essendo regina, “si è fatta serva al servizio dei poveri”. Alle riflessioni di Padre Pietro sono seguite le testimonianze dei fratelli delle varie fraternità, in un momento di condivisione che, ovviamente, è stato concreto, fattuale nonché

emozionante e ha suscitato in alcuni di noi ( ammessi in modo particolare) nuovi propositi e proponimenti per il futuro in seno alla fraternità: come non sentirsi chiamati a collaborare a progetti “di servizio” amorevoli e caritatevoli, coraggiosi e spesso ambiziosi come “Fratello lupo”, “La culla vuota” e la Caritas; o silenziosi e discreti, come il sostegno dato a famiglie  vicine, compaesane che, avendo perso tutto, non hanno di che sfamare i propri figli? E’ in questo che, allora, si concretizza l’insegnamento del Cristo e, sull’esempio di Lui, di Francesco. Non sono mancati, tra l’altro, momenti di convivialità, tra panini, dolci al cioccolato e alle noci, gustosi caffè “al fornelletto”. Per concludere il nostro incontro, la celebrazione eucaristica, animata dai nostri canti e celebrata per lodare il Signore che, ancora una volta, ci chiama a seguirLo, in carità e letizia.

Mara Tea Mininni

Ministra della Fraternità di Valenzano

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