Il centenario della consorella Maria Donnanno nella Fraternità di San Nicandro Garganico

donnannoNatina Mascolo Vaira 18.05.13  Il 20 Febbraio scorso la Fraternità di S. Nicandro Garganico ha festeggiato il centenario della nascita della consorella Maria Donnanno. La Santa Messa, celebrata presso la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, presieduta dal Parroco Padre Antonio D’Orsi, è stata concelebrata da Padre Lorenzo Ricciardelli e da Padre Giuseppe Muscerino. Gremita la chiesa di fedeli, dei famigliari della Donnanno e della Fraternità. La Celebrazione è stata accompagnata da suggestivi canti francescani eseguiti dal Coro parrocchiale. Tra gli intervenuti, per il saluto e l’omaggio alla festeggiata, oltre al Parroco, anche la Ministra Teresa Scanzano e il Commissario Maffei Trinio che ha rappresentato l’Amministrazione Comunale.

Alla celebrazione religiosa è seguito un momento gioioso e fraterno di festa nella sala “Zaccaria” del convento, annesso alla Parrocchia. Gremita la sala di terziari, fedeli e parrocchiani, nonché parenti della Donnanno che serena come sempre ha ringraziato tutti i partecipanti.

Maria Donnanno quest’anno celebrerà anche il suo 50° di Professione, avvenuta il 19 novembre del 1963. All’atto della professione era già vedova. Sposatasi nel 1933 con Antonio Vocino aveva avuto un figlio, Michele,  purtroppo deceduto all’età di tre anni. Il 3 maggio del 1937 Maria rimase  vedova. In appena cinque mesi perse il marito e il figlio. Continuò, intanto a gestire un negozio di generi alimentari che aveva aperto ancor prima del suo matrimonio; questa attività la svolse nel  rione “Terra rossa” fino al 1960 circa e in proposito  afferma che spesso si andava avanti con le annotazioni sul “quaderno”, sul quale registrava il nome dei clienti che non potevano pagarla, con relativa somma.

Sin da piccola Maria ha frequentato l’Azione Cattolica locale, nonché il Preziosissimo Sangue, ma si sentì affascinata dall’ideale francescano. Di carattere mite, socievole e riservata nel contempo, silenziosa, ha frequentato la Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare fino a quando le è stato possibile, collaborando e contribuendo alle varie necessità, con un fare sempre umile, gentile, collaborativo e caritativo, caratterizzato da un sorriso sempre pronto e gioviale.

Alla domanda se ricorda qualcosa di spiacevole in tale contesto lei mi ha risposto: «No, per noi è stato sempre bello. Graziellina Donatacci Ercolino, la mia Ministra di allora, la chiamavo sempre  “mamma” anche se lei è quasi 20 anni più giovane di me. Tutti mi vogliono bene e io faccio altrettanto. Non ho mai litigato con nessuno. Ho partecipato alle varie attività della Fraternità e specialmente alle preghiere che si svolgevano presso le consorelle francescane. Ricordo con affetto tutti e le varie Ministre. Con alcune consorelle: Teresa Gravina, Emanuela Campanozzi, Grazia Campanozzi, Lucietta Cruciano, ci recavamo ogni giorno a piedi fino al convento. Il mio impegno era quello di guidare la recita del rosario e i canti durante la S. Messa. Anzi, quando recitavo il rosario, nell’intermezzo inserivo sempre qualche giaculatoria o un pezzetto di canto dedicato alla Madonna».

Ciò lo ha fatto fino all’età di settantacinque anni. Tuttora Maria è  autonoma nelle sue necessità: riesce a cucinare da sola, aprire la porta, rispondere al telefono. Ogni giorno segue in TV la celebrazione delle Sante Messe, la recita delle lodi e dei vespri. Racconta con orgoglio che fino a 75 anni si recava ogni giorno al Convento di Santa Maria delle Grazie e partecipava regolarmente alle riunioni settimanali di Fraternità; poi fino a 99 anni si faceva accompagnare a Messa, almeno una volta al mese.

Nel salutarmi, col suo consueto sorriso buono e materno sulle labbra,  Maria mi ha raccomandato  di portare il suo saluto alle terziarie che incontrerò e ricordando la sua vita attiva svolta nella Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare, ancora una volta mi ha confermato di non essersi scontrata mai con nessuno: «Non ho mai visto cose cattive in chiesa, ma ho trovato sempre tutto bello e buono».

Con questa testimonianza  la terziaria francescana Maria Donnanno conferma quanto espresso dagli evangelisti  Matteo (15, 18-20)  e Marco (7, 21-23): ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore, poiché da esso provengono i vari propositi. La nostra  “centenaria” ci insegna a operare con letizia francescana ricercando e sperimentando uno stile di vita che valorizzi  tutto quanto è  “vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato,  quello che è virtù e merita lode”. (Fil. 4,8).

Natina Mascolo Vaira
Delegata Comunicazioni Sociali
Fraternità San Nicandro Garganico

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