Il 13 Dicembre una Giornata di preghiera e digiuno contro il genocidio anticristiano

NEWS_101674Ciofs 11.12.13  L’integralismo islamico, che Islam non è, sta prendendo piede anche nella Repubblica Centrafricana dove stiamo assistendo ad un genocidio anticristiano. Dal colpo di stato dello scorso mese di marzo, ad opera del movimento integralista Séléka, sono migliaia i cristiani uccisi nel paese dove il governo, retto da un presidente ad interim, non è assolutamente in grado di fronteggiare la situazione. Alcuni gruppi cristiani, a fronte della situazione drammatica che si trovano a vivere, hanno costituito milizie armate a difesa delle loro famiglie.

Che fare oltre che sollecitare gli organi internazionali, ONU e organizzazioni umanitarie, ad intervenire in difesa di questi nostri fratelli e sorelle che stanno testimoniando la loro fede con il martirio qui da lontano? Crediamo che la miglior arma che possiamo proporvi di utilizzare sia la stessa che il nostro
confratello, il beato Giorgio La Pira, negli anni 50, in occasione della sua storica visita al Soviet Supremo degli URSS a Mosca nel 1959, in piena guerra fredda, ha proclamato alla assemblea di avere nelle sue mani una bomba più potente delle loro bombe atomiche: la preghiera ed il digiuno.

Nel suo caso preghiera e digiuno erano attuati da tutte le Clarisse del mondo, nel nostro caso chiediamo a voi, fratelli e sorelle dell’OFS che il 13 dicembre osserviate una giornata di preghiera e digiuno a sostegno dei nostri fratelli e delle nostre sorelle della Repubblica Centro Africana, nella speranza che cessino le ragioni della violenza, che i cristiani possano evitare l’uso delle armi, anche se sembra siano da loro utilizzate solo per difesa e che in quel territorio possa
prevalere la pace e l’armonia tra le diverse etnie e le diverse religioni.

Vi chiediamo poi di, attraverso la propria Fraternità locale, consegnare il corrispondente del costo del pranzo non consumato a favore dei nostri fratelli e sorelle che sono stati vittime di calamità naturali o che, a motivo della guerra, sono stati costretti ad abbandonare la loro casa ed il loro paese, come anche in Siria, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo (dove sono stato uccisi 25 membri dell’OFS di una stesa regione) Pakistan, Filippine, e tanti altri.

Ciofs
Commissione Presenza nel mondo

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